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Digiuno 1° giorno
Il blog poteva forse finire qui, con i costi e un saluto finale. Invece abbiamo deciso di raccontare un’ultima esperienza, la cui idea è nata dopo l’incontro con Mira, la ragazza rumena che ha fatto un digiuno totale bevendo solo acqua per 10 giorni. Abbiamo raccontato la sua storia in un post precedente (http://ruggerodaros.blogspot.it/2013/06/mira-e-il-digiuno-allacqua-di-10-giorni.html). Qui vogliamo raccontare il nostro digiuno totale che inizieremo nei prossimi giorni. Paola è indecisa, mentre io sono convinto. Voglio almeno provarci, interrompendolo eventualmente prima dei 10 giorni.
Digiuno 1° giorno
Il blog poteva forse finire qui, con i costi e un saluto finale. Invece abbiamo deciso di raccontare un’ultima esperienza, la cui idea è nata dopo l’incontro con Mira, la ragazza rumena che ha fatto un digiuno totale bevendo solo acqua per 10 giorni. Abbiamo raccontato la sua storia in un post precedente (http://ruggerodaros.blogspot.it/2013/06/mira-e-il-digiuno-allacqua-di-10-giorni.html). Qui vogliamo raccontare il nostro digiuno totale che inizieremo nei prossimi giorni. Paola è indecisa, mentre io sono convinto. Voglio almeno provarci, interrompendolo eventualmente prima dei 10 giorni.
Perché faccio il digiuno? Non lo so. Come succede per molte delle cose che facciamo non c’è un motivo valido. Voglio
forse capire di più il mio corpo, conoscerlo, sperimentare. Non lo faccio
certamente per dimagrire. Per questo basterebbe eliminare il pane e la pasta
(nel mio caso) e il peso scenderebbe velocemente. Dimagrire digiunando è utile
solo se si decide di cambiare alimentazione una volta che si ricomincia a
mangiare.
In genere, chi fa il digiuno totale lo
fa per purificarsi da un’alimentazione scorretta, fatta a base di zuccheri,
grassi animali e prodotti raffinati. Per esempio, io che mangio tanta pasta e pane
dovrei prediligere farine integrali e ridurne la quantità, aggiungendo molti
cibi vegetali che prevengono le malattie cardiache e abbassano il colesterolo. Ecco,
se questo digiuno riuscisse a migliorare, anche di poco, la mia alimentazione,
sarebbe un successo.
Quindi per qualche giorno ci dovrete
sopportare ancora…
Ma com’è fatta una sana alimentazione?
Poco tempo fa, a Rai Radio Tre Scienza,
Anna Villarini, dell’Istituto Tumori di Milano, descriveva le linee guida per
una corretta alimentazione secondo il Fondo
Mondiale della Ricerca sul Cancro. Riporto alcune indicazioni interessanti:
-
non
mangiare alimenti che fanno ingrassare molto perché l’obesità, soprattutto
quella addominale, è correlata con le malattie tumorali;
-
evitare
le bevande zuccherate perché contengono zucchero che è un fattore di rischio tumorale (soprattutto al coln-retto);
-
basare
la propria alimentazione su cibi vegetali;
-
mangiare
quotidianamente legumi e cereali integrali (cioè non raffinati in modo
industriale, per esempio: pasta integrale, riso integrale, farro integrale,
ecc.);
-
tra
i prodotti integrali non c’è molta differenza tra quelli biologici e non
biologici, perché la parte più esterna viene comunque eliminata durante la
lavorazione, quindi si possono tranquillamente acquistare anche nei
supermercati;
-
i
legumi vanno bene tutti ed è meglio variarli;
-
aggiungere
ai legumi e ai cereali integrali un’ampia varietà di frutta e verdura, almeno
600 grammi al giorno;
-
tra
i 600 gr quotidiani di frutta e verdura non considerare le patate perché sono
verdure amidacee, apportano carboidrati, poco nutrienti e fanno ingrassare;
-
preferire
le verdure alla frutta, perché quest’ultima contiene zuccheri;
-
ottime
le crucifere (cavolo, cavolfiore, broccolo, ecc.) perché hanno proprietà
antitumorali riconosciute;
-
ridurre i cibi che contengono sostanze
cancerogene come le carni rosse e le carni conservate;
-
non
esagerare con i salumi perché sono carni rosse e anche conservate (un
aggravante);
-
evitare
l’alcool: al massimo un bicchiere piccolo di vino al giorno per le donne e due
per gli uomini;
-
bisogna
fare molta attenzione nella cottura della carne alla brace, perché le parti
scure e bruciacchiate sono altamente cancerogene, così come succede nella
bruciatura della pizza. Lo stesso problema sorge per le cotture prolungate come
negli stufati;
-
bene
il pesce ma evitare quelli grandi perché assorbono di più le sostanze inquinanti
presenti nel mare; il tonno per esempio.
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