Gerusalemme
è uno dei luoghi più interessanti al mondo e il fascino della città vecchia
lascia senza parole chiunque si addentri per le sue vie cariche di storia, fede
e cultura. La città è sacra per l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam, ed è
piena di simboli universali come la Cupola della Roccia, il Muro Occidentale e
il Santo Sepolcro. Anche i non credenti difficilmente rimangono indifferenti al
fascino di questo piccolo gioiello architettonico.
Ieri...
Dopo una
bella dormita facciamo colazione sulla terrazza dell’Hashimi hotel, considerata
uno dei punti di vista più belli della città. Mentre mangiamo suonano le
campane del quartiere cristiano: da quanto tempo non le sentivamo! All’Hashimi
siamo venuti anche nel 2010, quando abbiamo girato in bicicletta tra Israele e
Palestina per 21 giorni. Le biciclette, comprate a Tel Aviv, le abbiamo
rivendute proprio ai proprietari mussulmani di questo albergo, prima di
ripartire per l’Italia. Si sono ricordati subito di noi, la divertente contrattazione
sul prezzo durò parecchi giorni e alla fine le abbiamo barattate per tre notti
d’albergo. Ci dicono che le nostre bici sono ora nella casa della loro famiglia
a Gerico, ci invitano ad andare lì a bere un tè e ad usarle gratuitamente.
E' venerdì, l’ultimo giorno della
settimana in cui è possibile fare una visita al Saint John Eye Hospital di
Gerusalemme, un ospedale che si occupa solo delle malattie agli occhi. Lo
avevamo contattato ancora in Indonesia via mail, non abbiamo appuntamento, ma
andiamo lo stesso. Siamo fortunati, nel giro di un’ora facciamo la visita con
lo specialista della retina. Dice che la “saldatura” con il laser è stato fatta
bene e probabilmente non ci sono problemi di pressione alta all’occhio. Un
grande sollievo. Dobbiamo tornare tra dieci giorni per il controllo. Costo 60 €.
Andiamo nella città vecchia e
facciamo un giro per le vie che conducono verso il Muro del Pianto fermandoci a
visitare la fantastica terrazza dell’ostello austriaco, per uno sguardo
ravvicinato sulle cupole. Proseguiamo verso la porta dei Leoni, vicina al punto
in cui parte la Via Dolorosa e girando a sinistra seguiamo le indicazioni per
la passeggiata sulle mura. Dei ragazzini che stanno giocando al pallone ci
accompagnano ad un ingresso abusivo dove si può iniziare la camminata senza
pagare il biglietto. La vista dei quartieri dalle mura è proprio interessante,
mentre in lontananza si vede un altro
muro famoso, quello tra Israele e Palestina, alto ben 9 metri.
Cerchiamo di prelevare dei soldi con
il bancomat, i primi che troviamo sono nei pressi della porta di Jaffa,
adiacenti ai cambiavalute. Proviamo a prelevare ma il massimo di valuta locale
che si può ottenere è solo di 300 NIS (circa 60 euro), pochissimi. Molto
probabilmente questi bancomat sono degli specchietti per le allodole, i turisti
per non prelevare così poco, alla fine cambiano il contante. Andiamo verso Gerusalemme
ovest dove troviamo una serie di banche con sportelli che permettono prelievi più
consistenti. E' quasi sera, inizia lo Shabbat ebraico e questa parte della
città è deserta, tutto chiuso, anche il nuovo tram non circolerà fino a domani
sera. Se hai fame o sete te la tieni, o vai nel quartiere mussulmano della
città vecchia, come facciamo noi.
Seguiamo i numerosi ebrei
ultraortodossi che stanno andando verso il Muro del Pianto (Muro Occidentale),
sotto la Cupola della Roccia. Sono ridicoli con i loro strani cappelli, i
"pantaloni alla zuava” e le calze bianche, mentre a testa bassa passano in
mezzo alle persone, quasi correndo, come se avessero una fretta esagerata. Ai
lati delle vie donne e uomini mussulmani vendono la loro mercanzia in bassi
banchetti improvvisati; vicino, dei giovanissimi soldati israeliani armati fino
ai denti controllano che questo luogo da sempre conteso non s’infiammi
all’improvviso.
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Lungo le vie di Gerusalemme |
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La terrazza dell'ostello austriaco |
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Le bianche mura della città |
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Donne vendono foglie di vite che servono a preparare un piatto tipico |
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Foto ricordo: il proprietario dell'Hashimi che ha comprato le nostre bici |
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