[Indonesia - Giava] Tutto inizia a bordo del ferry tra Bali e Giava. Ruggero
mi dice che nel suo occhio destro vede un aumento delle macchie nere e un’ombra
bianca, una specie di medusa gelatinosa.
Andiamo al vulcano di zolfo e poi al Bromo, ma la medusa
gelatinosa è sempre lì. Arrivati a Malang chiediamo di un ospedale o di un
oculista, è venerdì pomeriggio e fino a lunedì è tutto chiuso. Contattiamo nel
frattempo l’assicurazione fatta in Italia che acconsente la visita in un centro
oculistico.
A questo punto ci spostiamo a Solo, città con ben mezzo
milione di abitanti. Facciamo un viaggio lunghissimo e il bus ci lascia a 10 km
dal centro, in piena notte. Due mototaxi ci portano alla guesthouse dove
arriviamo che è quasi mezzanotte, pronti per domani.
E’ lunedì mattina e ci rechiamo al miglior centro
oculistico della città. La dottoressa, con il capo coperto dal classico
fazzoletto mussulmano, dice che Ruggero ha un edema corneale, un’infezione da
curare con del collirio antibiotico. Nella stessa visita è stato trovato
nell’altro occhio un valore alto della pressione, rischiosa per il glaucoma. E’
da verificare se è già in corso questa malattia e ci consigliano di fare altri
accertamenti nella città di Yogyakarta, dove ci sono dei macchinari adeguati.
Arrivati a Yogyakarta andiamo nel centro del
dott. “Yap”, il più importante ospedale di oculistica di tutta Giava. La specialista in glaucoma,
conferma la pressione alta e con l’ausilio della tomografia assiale fatta al
computer (O.C.T.) prescrive dei colliri
per abbassarla, in modo da prevenire altri danni all’occhio.
Per maggior scrupolo chiediamo una visita più
approfondita alla retina dell’occhio destro, ‘quello con la medusa’ e prendiamo
appuntamento con un'altro specialista il giorno dopo. Arriviamo al centro nel
pomeriggio, dopo una serie di gocce per dilatare la pupilla c’è la visita e la
diagnosi: rottura della retina con grave rischio di distacco.
Il primo pensiero è di tornare subito in Italia, ma il
medico dice che l’intervento con il laser per ricucirla deve essere fatto
subito, oggi o domattina al massimo. Aspettare giorni potrebbe essere troppo
tardi.
Sono momenti di panico… che decisione prendere? Chiamiamo
l’oculista in Italia ma è in pausa pranzo, riapre tra due ore. Ruggero alla
fine decide per il sì. Firma le solite carte per la responsabilità sull’intervento,
sono scritte in indonesiano ma un’infermiera traduce i punti salienti. Entriamo
nella stanza dove c’è lo strumento, ci sono tre medici e un’infermiera, a me
vengono dati gli occhiali protettivi e a lui viene messa una lente nell’occhio.
Spengono la luce e la macchina inizia a sparare il laser di color verde.
L’intervento dura poco, ma dopo un’ora il medico
ricontrolla l’occhio e si riprende con il laser per un tempo molto più
lungo…interminabile. Alla fine il medico
dice che è soddisfatto di quanto ha fatto e vuole rivederci lunedì.
Siamo entrati in ospedale alle 15.30 e usciamo alle 22, distrutti
e spaventati. Niente male per quella che doveva essere una semplice visita di
controllo. Ruggero non è bendato, deve solo mettere dei colliri e stare in assoluto
riposo per qualche giorno, gli sforzi potrebbero compromettere la
cicatrizzazione della retina.
Lunedì pomeriggio torniamo dal medico pronti
al peggio, visto che le macchie, anche se meno di quelle che aveva prima
dell’intervento, sono ancora tante. Dovrà rifare il laser? Le notizie sono invece
buone, tutto prosegue bene. Deve comunque fare ancora riposo e una visita
oculistica ogni settimana, per un mese.
Non sappiamo ancora se il lavoro è stato fatto bene, ma
la disponibilità, la gentilezza e la pazienza dei medici e delle infermiere
sono stati esemplari. Sono rimasti tutti fino alle 10 di sera per finire
l’operazione ed il medico specialista della retina ci ha dato il suo numero di
telefono personale nel caso avessimo avuto problemi nel fine settimana.
Costi:
Quattro visite mediche a 10 euro l’una; un esame OCT al
computer su entrambi gli occhi: 30 euro; collirio Travatan: 33 euro; trattamento laser alla retina:
80 euro.
Nel frattempo l’assicurazione ha telefonato diverse volte
da Milano, sono stati gentili e presenti. Peccato che paghino sono la parte
relativa al problema del glaucoma ma non
la parte ben più costosa relativa alla retina, perché la considerano una
malattia pregressa dovuta alla miopia di Ruggero, come se tutti quelli che
hanno la miopia siano condannati alla rottura della retina. Li abbiamo
mandati pesantemente a quel paese tanto, tnendo conto dellafranchigia di 50 euro, il rimborso sarebbe stato ridicolo.
Quale assicurazione per i viaggi?
Non consigliamo ovviamente la nostra assicurazione,
pagata quasi 600 euro a testa. Degli amici italiani, grandi viaggiatori, fanno
da anni l’ACI VIAGGI pagando solo 70 euro circa all’anno. Loro ne hanno avuto
bisogno in india per un grosso incidente: l’assicurazione li ha assistiti e
rimpatriati in aereo accollandosi l’enorme spesa di 50.000 euro! Probabilmente
nemmeno l’ACI ci avrebbe riconosciuto gli interventi alla retina, ma almeno
avremmo pagato l’assicurazione molto di meno.
Buone notizie
Mentre scriviamo questo post noi siamo già in un altro Paese
e abbiamo fatto subito la visita oculistica in uno dei migliori ospedali (50 euro). Il
medico ha detto che l’operazione laser è stata ben fatta, ora basta aspettare
dalle due alle quattro settimane per la cicatrizzazione, nel frattempo Ruggero
non deve affaticarsi. Potrebbero inoltre non esserci i problemi di alta
pressione all’occhio sinistro (glaucoma ad angolo aperto) riscontrati in Indonesia. Ha detto di sospendere il collirio e di tornare tra 10 giorni per verificare. Noi incrociamo le dita.
Dimenticavo...nessuno racconti questa storia a sua mamma!
Ancora non sapevamo cosa ci aspettava... |
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