[Gerusalemme] In tutto il mondo esistono numerosi memoriali
dell’Olocausto, molti dei quali sono molto commoventi, ma nessuno di questi può
essere paragonato allo Yad Vashem, il Memoriale Nazionale Israeliano
dell’Olocausto. Lo Yad Vashem è stato aperto al pubblico nel 1957 per
commemorare e svolgere ricerche su una delle più grandi tragedie non solo del
popolo ebraico, ma di tutto il genere umano. Con un milione di visitatori
all’anno è la seconda meta turistica di Israele dopo il Muro del Pianto,
sicuramente da non perdere quando si visita Gerusalemme.
Il museo copre una vasta area del Monte Herzi, presso
Gerusalemme Est, e include diversi memoriali. Quello che colpisce di più è
indubbiamente il lungo tunnel a forma trapezoidale che contiene il Museo
Storico, una serie di sale piene di didascalie, filmati e immagini che
raccontano la storia del razzismo contro gli ebrei fin dalle origini. Non si
riesce a visitarlo in meno di tre ore, anche andando veloci. Il coinvolgimento
è totale e le immagini sono così forti che talvolta si vedono dei giovani
ragazzi ebrei piangere.
Dentro le teche di vetro ci sono 2.500 oggetti tra
indumenti, occhiali, scarpe e materiali vari recuperati dai campi di sterminio.
Numerosi video proiettano filmati mai visti e alla fine del percorso si apre la
Sala dei Nomi con due coni, uno verso il basso ed uno di 10 metri che si
proietta verso l’alto, con le foto e i nomi conosciuti degli ebrei morti nei
campi di sterminio. Nella sala video ci sono decine di computer dove si possono
vedere tutti i film e i documentari in commercio sull’Olocausto. I due film
italiani presenti sono “Il giardino dei
Finzi Contini” e “La vita è bella”
di Benigni.
All’esterno ci sono vari memoriali tra cui colpisce
quello dei bambini, posto in una caverna con innumerevoli candele accese e riflesse
attraverso degli specchi dando l’impressione che siano migliaia di stelle
scintillanti. Una voce registrata legge in continuazione i nomi del milione e
mezzo di bambini uccisi dai nazisti.
Una sezione speciale dello Yad Vashem è dedicata ai “Giusti tra le Nazioni”, cioè i non ebrei
che hanno rischiato o perso la vita per salvare dallo sterminio quella degli
ebrei, tra cui Oskar Schindler, da cui è stato tratto il film “La Schindler list”. I giusti italiani
riconosciuti sono oltre 500 tra cui Giorgio Perlasca, il commerciante padovano
che a Budapest salvò oltre 5000 ebrei ungheresi.
Però, però, però….
Però, però, però….
…se usciti dallo Yad Vashem andate direttamente a
Betlemme, vi trovate subito davanti ad un muro di cemento alto fino a 9 metri
e lungo oltre 700 km, che rinchiude in un enorme ghetto milioni di persone. Ti
chiedi allora a cosa serva tanta memoria se la storia si ripete.
Dentro le teche di vetro gli indumenti dei campi di concentramento |
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.