[India] Che l’India sia un insieme di opposti è una cosa
abbastanza nota, ma quando lo sperimenti su te stesso la cosa diventa divertente
e a volte è anche una lezione. Da Sarnath a Varanasi ci sono circa 15 km di
strada, quando torniamo da scuola percorriamo i primi 13 con un risciò a motore
e gli ultimi due con un ciclo risciò.
Ieri indossavo un nuovo paio di pantaloni, identici a
quelli precedenti, cambiati perché quelli comprati un mese fa hanno perso
completamente il colore, per 1,5 euro non ci si può aspettare molto neanche
qui. L’unica differenza tra i pantaloni vecchi e quelli nuovi è nelle
dimensioni delle tasche, questi ultimi le hanno meno profonde.
Stavamo sul risciò a pedali, con i sedili progettati
forse per dei bambini, o per gli smilzi indiani, ma troppo stretti per il sedere
degli occidentali, cercando di proteggere il fondo schiena dai sobbalzi di
tutte le infinite buche, messe probabilmente lì apposta per farti trovare il karma
del viaggio. All’improvviso sentiamo un tipo che urla da dietro: “Hello!, Hello!,
Hello!...” e ancora prima di girarmi comincio ad armarmi per mandare a quel
paese l’ennesimo venditore.
Mi giro e vedo un giovane uomo che pedala tutto trafelato
sulla sua vecchia bicicletta, una mano sul manubrio e l’altra protesa in avanti
mentre trattiene un biglietto da 100 rupie e grida: “Yours, Yours!”. Capisco
subito che ho perso i soldi da quelle maledette tasche, infatti c’è un altro
pezzo da 100 che ancora penzola. Stupito di questa scena e preoccupato per gli
altri soldi persi, prendo la banconota ringraziando calorosamente, mentre il
tipo mi risponde: “Welcome to India, welcome to India!”.
Chiediamo al ciclo risciò di tornare indietro per vedere
se riusciamo a recuperare qualcos’altro, trovo una banconota da 10 rupie sul
ciglio della strada e mentre sto ancora cercando arriva un uomo dal nulla che mi porta altre
tre banconote da 10. Risalgo sul mio stretto sedile e ripartiamo, arrabbiato con me stesso
per la mia disattenzione.
Passata velocemente la seccatura per aver perso
l’equivalente di due euro, mi sale la bellezza del gesto di quell’uomo. Cento
rupie non sono niente per me, 1 euro e mezzo, ma per gli indiani sono la paga
di un giorno, più o meno i nostri 50 euro. Mi sento in colpa per tutte le volte che ho pensato male di
loro. Una bella lezione al mio cercare sempre il ladro e mai l’onesto. Così l’onesto
ha cercato me… welcome to India.
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RispondiEliminaThey are really convincing and can definitely work. Nonetheless,
the posts are very short for beginners. May you please
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