[India] Grande quanto due terzi dell’Italia e con la stessa
popolazione, lo stato del Gujarat è un’immensa arida pianura puntellata da
qualche vetta diventata, inevitabilmente, luogo di culto. Il più alto di questi
è il sito sacro di Girnar Hill, nei pressi della città di Junagadh, che si
eleva fino a 1170 metri di altezza, dove si trovano importanti templi giainisti e buddhisti.
A Junagadh arriviamo alle 8 con due autobus sgangherati e
senza cuccette, uno preso a Bhuj alle 23.30 e l’altro con un cambio per strada
alle 5. Per riprenderci dalla fatica notturna facciamo colazione nell’hotel più
lussuoso della città, semplicemente perché è l’unico posto dove è possibile
farla. Sequestriamo tutti i tovaglioli di carta presenti sui tavoli per la
solita difficoltà di trovare la carta igienica. Vorremmo depositare gli zaini,
per non perdere tempo e salire subito la montagna, ma nessuno vuole tenerceli,
dicendo che la polizia non vuole. E’ strano che solo in Gujarat ci sia questa
norma!
Tutti consigliano di partire il mattino presto per
evitare il caldo e per avere tutto il tempo di salire e scendere
tranquillamente, noi invece partiamo alle 14, ma prima di salire visitiamo la
città di Junagadh, con un forte risalente al dominio britannico e due mausolei
molto interessanti, uno dei quali ha quattro minareti da favola, racchiusi da
scale a chiocciola.
Ai templi si arriva solo attraverso 10.000 scalini in
pietra, sempre pieni di pellegrini che arrivano da tutte le parti dell’India,
ma soprattutto da Bombay, dove si trova una grossa comunità di giainisti. Chi
non riesce a salire può prendere una portantina con due portatori. Qui, come
nel resto del Gujarat, siamo gli unici turisti occidentali, ci salutano tutti
chiedendoci da dove veniamo. Molti vogliono fare la foto con noi, alcuni le
fanno di nascosto…esattamente come facciamo noi con loro!
La salita è piena di venditori di frutta, bibite e chai.
A metà strada ci facciamo un’intera anguria, poi continuiamo a salire. In alto
tira un’aria veramente fresca, ma la vista della pianura e la
bellezza del tempio giainista meritano la fatica. Il tempio, finemente lavorato
ed enorme, risale al XIV° secolo, ci chiediamo quanto sia stata grande la
fede che ha fatto arrivare fino a queste
altezze il materiale per la costruzione e le varie statue, tutto portato
rigorosamente sulle spalle, visto che non ci sono altre strade.
Torniamo giù esattamente dopo cinque ore, quando è già
buio, con le gambe distrutte e i polpacci già doloranti… il peggio sarà dopo 48
ore. Le scimmie ci hanno accompagnato per l’ultimo tratto, giocando davanti a
noi e saltando da un albero all’altro come Tarzan, è veramente impressionante
come assomiglino agli esseri umani nei loro movimenti.
Io sono così stanca che dopo aver saltato il pranzo,
salto anche la cena, voglio solo un letto!
Il mausoleo Vazir's con i minareti racchiusi da scale a chiocciola |
Girnar Hill la montagna sacra ai giainisti, 10.000 scalini per arrivare alla cima |
Chi non riesce a salire viene portato di peso, pagando...a peso! |
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