domenica 7 ottobre 2012

I lady boys di Vientiane

…a tutti i ponti e non ponti sul Mekong:

“E infine, tutto ciò che questa nostra vita esprime - pensieri, sforzi, sguardi, sorrisi, parole, sospiri - tutto tende verso l'altra sponda, come verso una meta, e solo con questa acquista il suo vero senso. Tutto ci porta a superare qualcosa, a oltrepassare: il disordine, la morte o l'assurdo. Poiché, tutto è passaggio, è un ponte le cui estremità si perdono nell'infinito e al cui confronto tutti i ponti dì questa terra sono solo giocattoli da bambini, pallidi simboli. Mentre la nostra speranza è su quell'altra sponda.”
I PONTI, di Ivo Andrić (1963)

[Laos]  Lo sleeping bus da Luang Prabang a Vientiane è stato una figata, aveva i letti a due piazze con materassino da 10 cm, diversamente da quelli cinesi che erano sempre singoli e piuttosto rigidi. Se non fosse stato per un’infiltrazione d’acqua dal finestrino proprio su di noi, sarebbe stato perfetto, ma dopo che siamo riusciti a tamponarla con l’impermeabile abbiamo dormito benissimo tutta la notte, non ci siamo nemmeno accorti che tutti erano scesi per consumare, in una specie di autogrill, il pasto compreso nel biglietto!

Vientiane ha le dimensioni di una cittadina, grande quanto può esserlo la capitale di uno stato che ha solo sei milioni di abitanti, in un territorio esteso quasi come l’Italia. Ancora pochi i grattacieli, alcuni dei quali purtroppo già si stagliano lungo il Mekong, per il resto domina anche qui l’architettura coloniale francese e alcune sue pessime imitazioni. Indubbiamente affascinante tutta la passeggiata lungo il fiume, dalla quale si vede la Thailandia sull’altra sponda. Pochi chilometri più a nord del centro c’è il lunghissimo Ponte dell’Amicizia, che collega i due stati, il primo ponte laotiano ad essere costruito sul Mekong, ovviamente con finanziamenti stranieri.

In città non ci sono molte cose da vedere dal punto di vista turistico, un giorno è sufficiente per tutto. Noi abbiamo preso il motorino per essere più autonomi e, forse, anche perché è il mezzo più economico. Siamo andati così al bellissimo Buddha Park, al Pha That Luang, l’enorme stupa simbolo della religione buddista e del Laos e infine abbiamo visitato alcuni templi importanti. Ad un certo punto imbocchiamo con la moto un senso unico all’incontrario e ci ferma la polizia, non c’è niente da fare, vogliono darci la multa. Il problema non è la cifra, ma il fatto che dovremmo andare a pagarla direttamente alla polizia lunedì, quando noi saremo già 400 km più a sud. Ad un certo punto il poliziotto dimezza la cifra, allora capisco che si può contrattare una “mancia”: paghiamo l’equivalente di due euro e ci lasciano andare.

Nelle camere d’albergo abbiamo spesso la televisione, ma non l’accendiamo mai. Questa volta l’abbiamo lasciata un po’ sulla CNN, dove c’è stato un lungo servizio sulla Ferrari, con il presidente Montezemolo intervistato da una giornalista, beh, è stato divertente scoprire che Montezemolo ha un inglese identico al mio, cioè pessimo. Ridevo mentre “mi” sentivo. 

Stamane, quando abbiamo preso la stanza d’albergo, non capivamo cosa intendessero con la scritta: “Non portare Lady Boy e Girl nelle stanze”. Poi, con il buio, quando abbiamo cominciato a vedere travestiti da tutte le parti, abbiamo capito, e ci siamo messi a ridere.

Verso sera sorseggiamo una birra in un bar lungo il Mekong, mentre il sole tramonta dall’altra parte, sulla sponda thailandese. Vista la quantità di persone, probabilmente tutti gli abitanti della città stanno camminando lungo il tratto cementificato della promenade, tra una miriade di bancarelle che vendono di tutto. In alto, un gigantesco poster promette che la Vientiane del futuro avrà uno skyline simile a quello di New York, Hong Kong e Shanghai. Quel giorno sicuramente avremmo perso un altro pezzo di mondo. 

I commenti dopo il divieto cinese sono di nuovo attivi, ma permane il problema dei link laterali che non funzionano. Stiamo cercando di sistemare anche questi.

Sul Mekgong: operazione barba e capelli
Pha That Luang, l’enorme stupa simbolo della religione buddista e del Laos
Al Buddha Park...
...e in giro per la sonnolenta città i Buddha...riposano

1 commento:

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