Prima di tutto ringraziamo Elvis, questo blog è tra quelli vietati in Cina e lui lo ha aggiornato quotidianamente dall'Italia.
Dopo 21 giorni e 7200 km salutiamo la Cina per entrare in
Laos. Ringraziamo i cinesi per la loro disponibilità e gentilezza, anche se ci
sono stati talvolta dei malintesi, dovuti principalmente alle difficoltà
linguistiche. Siamo stati tutto sommato bene in questo paese, con le stazioni
affollate, dove abbiamo imparato anche noi a superare la fila come loro, con le immondizie che vengono abbandonate
ovunque; imbarazzante quando il tipo che viaggia con te, per gentilezza prende
le tue immondizie e le getta tranquillamente fuori dal finestrino.
Ci siamo dovuti abituare ai loro scatarramenti e ai loro
sputi per terra, a fare la cacca tutti insieme, ai bagni delle camere intasati
perché ci buttavamo due piccoli pezzettini di carta igienica, mentre andrebbe
sempre messa nel cestino a lato, anche se sporca; ci siamo abituati ai loro
fantastici sleeping bus, puzzolenti di piedi; alle venti ore seduti sui loro
lenti e puntuali treni con tutt’intorno una bella umanità, contenta che
viaggiassimo insieme a loro; c’eravamo abituati a mangiare con i bastoncini,
quelli di legno usa e getta.
C’eravamo abituati pure alla mancanza della nutella (o
qualcosa che ci assomigliasse), della marmellata, del pane, del caffè, del
latte, che non si trovano neanche nei grandi supermercati, unico paese di
quelli attraversati a non avere queste cose (il pane si trova solo nello
Xinjang, dove la popolazione è mussulmana); persino lo zucchero è qualcosa che
ti portano come reliquia, ogni tanto, e poco. Della Cina ci mancherà il
dolcissimo latte di yak e le bottiglie di the al gelsomino che sostituiscono
egregiamente la coca-cola.
Ma un’ombra rimane su tutto questo, e non riesco a
liberarmene: i cinesi di razza Han hanno invaso il Tibet nel 1949 e nel corso
dei decenni successivi hanno ucciso 1.200.000 tibetani, distrutto 6.254 monasteri
tra maschili e femminili, annesso i 2/3 del Tibet alla Cina ed è tutt’ora in
atto una forte campagna di colonizzazione. Tutto questo di fronte alla quasi
indifferenza del resto del mondo. Dobbiamo far finta di niente? Devo guardar
male i cinesi ogni volta che li vedo, boicottarli e non visitare il loro paese,
oppure devo pensare che la colpa sia solo del governo e non di chi lo elegge? Forse
è meglio far finta di niente, come i nostri governi dei paesi occidentali, perché
la Cina è una potenza economica e il Tibet è niente.
|
Le incredibili file per prendersi un biglietto. | | |
|
|
|
|
|
|
|
Ultimo sleeping bus prima di uscire dalla Cina. | |
|
|
|
Un saluto con...una zampetta di gallina! |
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.