[Laos] Un’ultima incomprensione prima di entrare in Laos: lo
sleeping bus da Kunming doveva arrivare alle 5 della mattina, ma all’una di
notte siamo già alla stazione dei bus di Janghong e diluvia. Mentre chiediamo
all’albergo della stazione informazioni su una camera (tutte le stazioni dei
bus in Cina hanno un albergo decente) vediamo scendere dalle scale due ragazze
con vestiti succinti che tutto sembravano meno che delle viaggiatrici. Torniamo
in bus e chiediamo all’autista di rimanerci fino alla mattina, ci dice
stranamente di sì...dormicchiamo tra un acquazzone e l’atro.
Lasciamo la Cina dove ho visto cose bellissime, mi
porterò sempre dentro il ricordo di Kashgar, Labrang, Litiang, dei deserti e
perché no dei simpaticissimi panda. A volte ho fatto fatica a mettermi in
relazione con i cinesi, non ho di certo la pazienza di Ruggero e quando mi
guardavano con quello sguardo oltre l’infinito, dentro di me era una lotta per
non mandarli a quel paese.
Passaggio
dell’ottavo confine: Laos
Man mano che ci avviciniamo al confine e si scende di
quota, dai 2.000 ai 1.000 metri, anche il paesaggio cambia presentando una
vegetazione sempre più fitta e selvaggia. Questo confine assomiglia molto a
quello tra il Tibet e il Nepal, si scende parecchio di quota e di colpo cambia
tutto, aumentano piogge e vegetazione, e dal freddo secco si passa al caldo
umido tropicale. I controlli alle frontiere sono stati veloci. Abbiamo fatto il
visto compilando gli infiniti moduli e pagando 37 dollari a testa, anche qui
vogliono solo questa moneta. Man mano che si va avanti gli alberi diventano
sempre più grandi, alcuni escono scomposti da masse di verde, qualche liana qua
e là e bassi arbusti dalle larghe foglie creano un disegno in quella che è la
foresta pluviale. Il cielo continua ad essere coperto ma lo spirito si allarga
a nuovi orizzonti.
Siamo arrivati a Luang Namtha, piccolo paese di frontiera,
dove si respira un’aria ben più tranquilla rispetto alla confusione cinese.
Siamo 60 chilometri dal confine ed è strano come cambino i volti e gli
atteggiamenti delle persone, qui ti parlano sempre guardandoti negli occhi e
con il sorriso aperto.
La porta di confine tra Cina e Laos |
La foresta pluviale a nord del Laos |
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