[Malesia] Alle
Cameron Highlands prendiamo un biglietto cumulativo al costo di 55 ringgit a
testa (14 €), pulmino più barca, per il Taman Negara, considerata la più antica
foresta pluviale tropicale al mondo, perché risparmiata dalle eruzioni
vulcaniche che hanno interessato buona parte della superficie terrestre in
periodi precedenti al neolitico. Con tre ore di
guida esageratamente veloce, tanto che devo urlare al conducente di
rallentare, arriviamo a Jerantut, da dove partono le barche che risalgono il largo
fiume Jungal Temberling, fino al villaggio di Taman Rata, il punto da dove
partono le escursioni per la jungla.
Al
villaggio si può arrivare anche attraverso una strada, ma il lungo viaggio di 40
km con le lance che corrono a filo d’acqua è una delle attrattive principali.
Si passa in mezzo a una fitta vegetazione dal verde intenso che si innalza fino
a 80/90 metri, con gli aborigeni che pescano lungo le sponde e i loro villaggi
che sporadicamente spuntano dalla foresta per riversarsi fino al fiume. Il
contrasto tra il verde degli alberi, il marrone dell’acqua piena di fango e l’azzurro
del cielo, punteggiato qua e là da bianche nubi, è fantastico. Sembra di
entrare nell’anima della Terra.
Il
villaggio di Taman Rata è diviso in due parti, a destra c’è tutto il paese con
le guest house e i ristoranti più economici, mentre a sinistra, in
corrispondenza dell’ingresso del parco, c’è un mega resort di lusso con oltre
cento bungalow. “Al mondo ci sono tanti ricchi. ”, ci dice il conducente della
barca, “Almeno cinquanta o sessanta di questi bungalow sono sempre pieni. Ma
deve essere noioso essere ricchi, si ritrovano sempre tra di loro e poi sono
continuamente preoccupati di perdere la loro ricchezza.” Sarà pure invidia, ma
sono d’accordo con lui.
Troviamo
sistemazione nell’Agoh Bungalow per soli 40 ringgit (10 €), con wi –fi e un
bagno con diverse aperture verso l’esterno, tanto che ogni volta che ci
entriamo dobbiamo controllare che non si siano riparati dei ragni o altri
grandi insetti. Dopo cena facciamo un’escursione guidata di un’ora e mezzo
nella giungla: è bellissimo, vediamo ragni di forme diverse tra cui una
tarantola, degli insetti stecco e dei serpenti che strisciano via appena ci
sentono arrivare. La guida ci fa vedere degli alberi con la corteccia piena di
cicatrici dovuti a dei tagli lunghi una trentina di centimetri, vengono fatti
dagli aborigeni per ricavare una sostanza velenosa con cui cospargere le frecce
durante la caccia.
Ci
ha stupito quando ha detto che gli alberi non hanno gli anelli come in Europa e
la loro età può essere calcolata solo per comparazione con altri alberi. Io ho
sempre pensato che gli anelli ci fossero in tutti gli alberi del mondo, non
riuscivo a capire perché. Poi mi son ricordato che gli anelli sono dovuti alla
crescita differenziata della corteccia durante l’anno, tanto in
primavera-estate e poco o niente in inverno. Ai tropici non ci sono
praticamente le stagioni e la temperatura cambia di appena qualche grado nel corso
dell’anno, quindi la crescita della corteccia di un albero avviene in modo
costante. Bello no!?
Ad
un certo punto la guida ci fa spegnere le pile. Il buio è impressionante, la
vegetazione è così fitta che non penetra nemmeno la poca luce del cielo, è come
essere in una stanza ermeticamente chiusa, con intorno un concerto di uccelli,
grilli e cicale. L’indomani facciamo un’escursione sulle Canopy Wolking, un
lungo percorso su delle corde tese tra gli alberi ad una trentina di metri di
altezza, è strano sentirsi così in alto eppure vedere ancora alberi altissimi
sopra la testa.
Con
una lunga passeggiata, in parte tra le radici degli alberi slavate dalla
pioggia e in parte su degli scalini in legno, saliamo in cima al Bukit Teresik
per vedere la foresta dall’alto. Il cielo nel frattempo si è annuvolato e sta
minacciando pioggia, il vento che è sorto ci fa paura perché fa cadere da
altezze impressionanti le foglie, così grosse che fanno male. Torniamo veloci
ma il temporale ci becca per strada, diluvia, ma noi abbiamo un ombrello
naturale ed impenetrabile sopra la testa
che per oltre dieci minuti non fa passare la pioggia…poi ci laviamo
completamente: bellissimo!
Verso
il tramonto ceniamo al Family Restorant, uno dei tanti ristoranti flottanti sul
fiume, tenuto immobile da delle corde, mentre l’acqua intorno scorre vorticosa
verso la pianura.
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Viaggio lungo il fiume nella foresta del Taman Negara |
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Camminata nella notte dentro la giungla...lo vedi l'insetto stecco sulla foglia? |
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Intrecci di rami e radici nel sottobosco |
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Le canopy walking...e cammini a 30 metri di altezza |
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Piove... |
Waw..che bello!!!vi invidio...tranne per i ragni!!quelli ne faccio a meno volentieri...spero che state bene!!!Noi un paio di giorni e rientriamo in Italia !!buon proseguimento...vi seguiamo sempre!!Flavia e Michele
RispondiEliminaciao ragazzi
RispondiEliminastiamo bene sì, siamo a Kecil la più piccola isola delle Palau Pherentian. Oggi abbiamo visto i piccoli squali la tartaruga marina...gigante e fondali fantastici anche se l'acqua di Ko Kradan è più azzurra...
scriveteci anche una e-mail così ci teniamo in contatto
che bello sapere che ci seguite
Paola e Ruggero