[Thailandia] Da Kho Phi Phi scappiamo velocemente. Fare snorkeling e
vedere le spiagge intorno è molto bello, ma tornati nel villaggio non
sopportiamo la confusione e la vista dei mostri di cemento in costruzione. Alle
11.30 prendiamo il traghetto che in un’ora e mezza ci porta a Koh Lanta. Anche
qui solito discorso, se vai direttamente al molo o nelle agenzie intorno,
vogliono 400 bath per il viaggio, chiedendo a più agenzie verso l’interno siamo
arrivati a pagare la metà, per lo stesso traghetto.
Koh Lanta assomiglia un po’ a Koh Yao Yai, è stretta e
lunga una trentina di chilometri, per visitarla è necessaria la moto. Tanto
vale prenderla subito appena sbarcati, così evitiamo il costoso pik up e
possiamo cercare con calma una sistemazione. Lasciamo un passaporto come
garanzia per la moto e chiediamo se ci tengono gli zaini, cosi siamo più liberi
di muoverci. Torneremo dopo a riprenderli. Su consiglio della nostra amica
Katia ci sistemiamo nei bungalow della Sea Pearl Gust House (800 bath, 20 euro)
sulla sabbia bianca della Phra Ae Beach, tre km a sud del molo.
Dopo un bagno in mare andiamo a prenderci la nostra
quotidiana anguria al mercato, ce la facciamo tagliare a metà, e in silenzio,
seduti sulla sabbia, mangiamo la nostra parte scavandola con un cucchiaio,
mentre il sole tramonta sul mare: poesia! La sera ceniamo al lume di candela con
dell’ottimo pesce nel ristorante del Sea Pearl, di fronte al mare, mentre in
lontananza si notano le luci delle numerose barche dei pescatori che gettano le
reti.
Koh Lanta ha una decina di spiagge, tutte disseminate
lungo la parte occidentale, mentre la parte orientale è dominata dai villaggi
del pescatori di Old Town e Gypsy Village, dove vive una comunità di zingari di
mare, e dalle mangrovie, piccoli alberi che si sono adattati a vivere ai
margini delle acque salate e che fungono da incubatrici per molte specie
animali. Con la moto visitiamo quasi tutte le spiagge, ognuna diversa
dall’altra. Le ultime, quelle vicine al National Park e al faro (200 bath per
l’ingresso, ma non vale la pena) sono le più belle e le più isolate. Diamond
Cliff e Bamboo Bay sono le nostre preferite.
A noi piace molto lo sticky rice, che ha la consistenza
della mollica di pane, ma pochi locali lo fanno. Cosi, prima di cenare nel
nostro solito ristorante sulla spiaggia, andiamo nel centro del villaggio e
compriamo ben 6 sticky rice (5 bath l’uno) nei banchetti sulla strada, che
estrarremo di nascosto durante la cena in ristorante, per “tociarlo” come si fa
con la polenta nel sugo di pesce. Assolutamente divino!
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Da isola a isola con i nostri zaini in spalla |
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Un giro tra le mangrovie di Koh Lanta |
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Squarci di mare tra gli alberi |
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l cartelli avvisano di scappare verso l'alto in caso di tsunami |
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