[Australia] Da Kingston impieghiamo quasi due giorni per percorrere i
500 km che ci separano da Adelaide, passando per il famoso Coorong National
Park, un fantastico paesaggio paludoso, tra i più significativi al mondo, fatto
di dune, lagune, pozze d’acqua dolce e laghi salati. La laguna del Coorong si
estende a ridosso del mare per una lunghezza di 145 km e una larghezza che
raramente supera i 4 km. I pellicani sono una presenza fissa, come lo sono le
anatre, i trampolieri e i cigni.
Camminando sopra un lago di sale bianco Paola sprofonda
come fosse sulle sabbie mobili, appena sotto la superficie il sale è
completamente nero e quando riesce ad uscirne ha i piedi e i sandali
completamente pieni di melma scura. Passiamo per Victor Harbor con la sua piccola
Granite Islands; l’isola, collegata alla terraferma da un lungo ponte di legno,
è abitata da pinguini e foche. Vediamo diverse foche, ma non i pinguini.
Attraversiamo il promontorio che ci porta sulla spiaggia solitaria di
Carrickalinga (dove pernottiamo) con un bel tramonto e diversi canguri lungo la
strada.
La mattina seguente ci svegliamo in mezzo a ville con giardino
e ampie vetrate che si affacciano sul mare. Un signore che ci vede consultare
la cartina stradale, ferma la sua automobile e scende chiedendoci se abbiamo
bisogno di aiuto. Gli australiani sono tutti così, gentili e disponibili (le
rare eccezioni confermano la regola), non hanno mai fretta, si dilungano sempre
a parlare con noi qualunque cosa stiano facendo.
Abbiamo bisogno di lavarci, forse puzziamo. Pochi chilometri
più a nord c’è la bellissima spiaggia di Maslin con docce e servizi. Ne approfittiamo
per fare il bagno nell’oceano: le onde sono alte, l’acqua è fredda e limpida,
con piccoli pesci che ci girano intorno e talvolta si avvicinano per mangiare
le “squame” della nostra pelle. La spiaggia vista dal mare è molto bella, con
sabbia bianca e la roccia alle sue spalle che assume colori diversi, tutti
tendenti all’ocra.
Delle persone presenti sulla spiaggia nessuna prende il
sole. Gli australiani vengono educati fin da piccoli a proteggersi dal sole che
qui è particolarmente pericoloso a causa del “buco dell’ozono”. In questo
continente c’è il più altro tasso di tumori alla pelle di tutto il mondo. Le
persone che si vedono in costume sono quasi sempre dei turisti stranieri.
Una trentina di chilometri a sud di Adelaide c’è una
vasta aera chiamata Mc Laren con 48 aziende vinicole e cantine sparse su varie
colline piene di viti. Sembrava di essere sulle colline di Conegliano. Un
percorso asfaltato permette di visitarle e di fare degli assaggi nei vari punti
vendita. Noi abbiamo assaggiato in Pinot che non ci è molto piaciuto. Verso
sera arriviamo ad Adelaide.
Camper
Il nostro camper è un Toyota a benzina da 2700cc e
consuma molto: circa 12 litri per 100 km. Per fortuna la benzina qui costa
“solo” 1,5$ (1,25€) al litro, così ogni 1.000 km spendiamo 180$ circa, da
dividere in quattro. Prevediamo di fare tra i 5.000 e i 6.000 km tra la partenza di Sidney e
l’arrivo ad Alice Spring, deviazioni comprese. Le strade sono a pagamento solo
in prossimità delle grandi città, ma si possono tranquillamente evitare.
Internet.
Paradossalmente, più sono ricchi i paesi, più è difficile
e/o costoso connettersi a internet. In Australia, negli hotel economici la
connessione wi-fi è generalmente a pagamento e negli internet point, quando si
trovano, si pagano dai 3 ai 5$ l’ora. Noi abbiamo risolto il problema comprando
un dispositivo wi-fi della compagnia Telstra (quella che offre più garanzia di
copertura in tutto il continente) in offerta, a metà prezzo: 40$ invece di 80$,
compresi 5GB di traffico per il primo mese. Questo oggettino è eccezionale
perché permette di collegare contemporaneamente fino a 5 wi-fi diversi.
I pellicani della laguna del Coorongon
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