[Australia] Abbiamo trascorso giorni molto belli a Sidney, passeggiando intorno alla parte centrale e visitando alcune spiagge. Dopo un primo negativo impatto serale, con strade desolate e ubriachi lungo i marciapiedi, la città ha rivelato tutto il suo splendore. Il clima, la bellissima costa, la sua baia, il verde dei parchi, il carattere “friendly” dei suoi abitanti e la cultura cosmopolita, la rendono affascinante e per questo è stata più volte premiata come una delle città più belle e vivibili del mondo.
Passeggiamo tra i viali del Royal Botanic Garden, un
grande parco con diversi giardini e prati di un verde intenso dove le persone
si stendono a prendere il sole o a fare picnic, invitate da cartelli che dicono
“Siete pregati di camminar sull’erba. Siete
inoltre invitati ad annusare le rose, abbracciare gli alberi, parlare agli
uccelli e fare il picnic sui prati”. Tra le attrattive maggiori del parco ci
sono: il roseto, il giardino di piante grasse e la piramide di vetro del
Tropical Centre. Sullo sfondo, la bella baia di Sidney. Il lunedì di Pasqua è
festivo anche in Australia, come da noi, la città è tutta in festa e le persone
sono in giro a cogliere gli ultimi tepori prima dell’inverno.
L’Opera House, il simbolo più famoso dell’Australia, è
decisamente bella, ha diverse sale da concerto e un’architettura ultramoderna
malgrado sia stata progettata più di cinquant’anni fa. Giriamo il vecchio
quartiere The Rock e saliamo sull’Harbour Bridge, il vecchio ponte in ferro,
dal quale si ha una vista stupenda su Circular Quay. Pagando la modica cifra di
300 $ si può scalare la sua struttura in ferro con tanto di imbragatura ed
elmetto.
E’ noto che a Sidney i prezzi sono molto alti, una pizza
Margherita, per esempio, costa almeno 15 euro e una bottiglia d’acqua più di
due. Alcune cose economiche si possono comunque trovare, come l’enorme
cappuccino da 1$ nella catena di piccoli supermercati 7eleven, di cui siamo affezionati clienti fin dalla Thailandia, e
il gelato alla vaniglia da 30 centesimi al Mc
Donald’s. Per il resto bisogna frequentare molto i supermercati.
Nel tardo pomeriggio prendiamo il traghetto per Manly
Beach, una delle tante spiagge di Sidney. Le persone sono distese sulla sabbia
bianca e senza ombrelloni, anche se il buco dell’ozono presente sopra il
continente causa il più alto tasso di tumori della pelle al mondo. Queste
assenze di strutture sulle spiagge contribuisce a renderle molto belle. Da
Manly parte una bellissima passeggiata di 10 km lungo insenature e spiagge più
piccole. Ci inoltriamo per diversi chilometri tra australiani che fanno jogging
e piscine gratuite, ricavate a ridosso del mare, dove l’acqua viene ricambiata
dalle onde.
Prendiamo il traghetto di ritorno che è già buio, entrare
in città dalla baia con le luci dei grattacieli sullo sfondo e l’Opera House in
primo piano è davvero emozionante. Prima di andare a letto facciamo un giro per
il quartiere meno nobile, Kings Cross, pieno di
locali a luci rosse, prostitute, drogati e alcolizzati. Un quartiere
poco sicuro, secondo gli australiani, ma tenendo conto dei livelli di sicurezza
di questo paese, il peggio che ti può capitare è di essere avvicinato da
qualche ubriacone.
Domani si parte con il camper e non sempre potremo aggiornare il blog.
L'Opera House di Sidney |
Gli aborigeni suonano il didjeridoo |
La piramide di vetro nei giardini |
La monorotaia proprio sopra la testa |
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