[Kirghizistan] Il Kirghizistan non ha bellezze
architettoniche, anzi, le sue città sono generalmente bruttine e senza
interesse. Si viene in questo paese per le sue montagne e le sue valli, oppure
per attraversarlo, trovandosi lungo la Via della Seta.
Oggi ci siamo
fermati ad Arslambob, a 1600 metri di altitudine, per fare delle passeggiate e
vedere la foresta di noci più grande del mondo. Arslambob è un paese mussulmano
piuttosto conservatore e tradizionale, questa sera è ricomparso il canto del
muezzin, era dall’Iran che non lo sentivamo (in Uzbekistan è stato addirittura
vietato). Nodina, la nostra cara padrona i casa, dopo averci servito la cena
fatta di ravioli che lei stessa aveva fatto a mano nel pomeriggio, ha preso il
suo tappetino e si è ritirata a pregare. Poi è ritornata e abbiamo
chiacchierato… solo a gesti, è strano ma ci siamo capiti lo stesso ed è stato
anche divertente.
La casa di Nodira è
a due piani con ampi spazi. La nostra stanza è al secondo piano, il letto è un materasso
matrimoniale appoggiato su un grande tappeto. Nell’anticamera una specie di
piccolo soppalco con tappeti e bassi materassini fa da salotto. Non c’è però il
bagno, per accedervi bisogna uscire e salire una rampa di scale sulla
collinetta, così questa notte dopo aver mangiato anguria e bevuto tè chissà
quante belle passeggiate farò tra l’interno e l’esterno della casa.
Nel pomeriggio, dopo
una passeggiata di sette ore che ci ha portato nel bosco e poi su fino ai 2500
metri di una cascata, ci siamo riposati nell’”agorà” insieme ai vecchi del
paese, con la loro barba bianca, il
cappellino a “torretta” e i classici stivali. Abbiamo mangiato mezzo chilo di
noci locali, rompendole con un sasso.
Gli alberi di noci
non sono comunque originari di questa zona, ma della Malesia, da cui sono
arrivati non si sa come qualche migliaio di anni fa. Fu Alessandro Magno che li
portò in Grecia, da dove si diffusero in Europa.
Secondo una leggenda
locale invece, Maometto ordinò al suo giardiniere di trovare sulla Terra una
zona che assomigliasse al paradiso, il giardiniere individuò queste valli incastonate
tra le montagne ma del tutto prive di alberi, Maometto allora inviò un
sacchetto di noci che il giardiniere sparse al vento.
Una cascata tra i grandi alberi di noci
Uomini seduti al bar del paese
Nodira prepara i ravioli per noi...che cena stasera!
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