[Turkmenistan] Appena mettiamo piede in Turkmenistan capiamo
che le cose sono completamente diverse. Ci fanno pagare 30 € per soli 35 km, in
un taxi con 6 persone. Quando vedono che sei un turista, qui fanno esplodere i
prezzi e non c’è niente da fare, perché il governo alimenta questo
comportamento. Anche i volti delle persone sono cambiati: nessuno sorride, le
facce sono inespressive, quasi di cera. Difficile trovare qualcuno che parli
inglese. Vogliono dollari, nessuno cambia gli euro, neanche le banche. Neppure
alla reception dell’albergo hanno pietà di noi, paghiamo la stanza cinque volte
in più rispetto ai locali. La ragazza risponde alle nostre domande quasi con
fastidio, cerchiamo di pagare in manat, la valuta locale, ma lei vuole dollari.
Alla fine cede, ma che voglia di prenderla a sberle!
Il Turkmenistan è diventato famoso per la
bizzarra dittatura di Niyazv che governò fino alla sua morte nel 2006. Diventato
ricco con il petrolio, ha riempito il paese di statue dorate che lo raffigurano
e di sfarzosi monumenti eccentrici (ma trascurando l’istruzione e servizi
sociali). Ashgabat, la capitale, è colma di palazzi enormi di solo marmo
bianco, di statue d’oro disseminate ovunque e ha più fontane di Las Vegas. E’
davvero una città strana.
Tutto è perfettamente pulito, per terra non
si trovano nemmeno i mozziconi di sigaretta perché è vietato fumare per strada
(ma in molti locali pubblici no!). Se butti un rifiuto per terra rischi la
multa da uno dei tanti poliziotti che controllano i giardini e le piazze.
I semafori sono in acciaio inox, così come i
box delle fermate dei bus e i lampioni. Fuori dai negozi non c’è nemmeno la
pubblicità o il marchio, tutto deve apparire perfettamente bianco. Anche i
supermercati, in centro, hanno le vetrate oscurate e si vedono solo se per caso
hanno la porta aperta.
Le donne, per fortuna, danno un po’ di colore
a questa città, con i loro turbanti, i lunghi abiti decorati e i denti d’oro.
Qui la carta igienica è simile alla carta
vetrata, e volendo giustificare questi sguardi infastiditi, credo proprio questo
possa essere un buon motivo.
La capilate del Turkmenistan e' tutta nuova e di marmo bianco
L'ex presidente ha riempito il paese di statue dorate che lo raffigurano
Sullo sfondo il monumento all'indipendenza a forma di 'sturalavandini'
La citta' ha piu' fontane di Las Vegas
credo sia necessaria una preparazione culturale diversa dalla vostra prima di affrontare questo tipo di viaggi
RispondiEliminaDr. Barbara Cerasetti
Direttore della Missione Archeologica MAE in Turkmenistan
Buon giorno Barbara,
RispondiEliminanon so bene a cosa lei si riferisce, forse alle mie critiche al Turkmenistan? Certamente bisognerebbe avere una maggiore preparazione culturale per affrontare qualsiasi viaggio, ma non credo debba viaggiare solo l’elite dei grandi esperti. Anzi, credo che bisognerebbe viaggiare con gli occhi di un bambino, che non conosce niente, che non ha pregiudizi. La maggior parte dei viaggiatori che incontro sono giovani e sento dalla loro onestà intellettuale, dalla loro ignoranza a volte, le più interessanti critiche e gli entusiasmi più belli.
Comunque se vuole spiegarmi meglio le lascio la mia mail:
ruggerodr@libero.it