“Samarcanda è una città
nobile con bellissimi giardini, ed è piena di tutti i frutti che l'uomo può
desiderare. Gli abitanti, parte son Cristiani, e parte Saraceni, e sono
sottoposti al dominio d'un nipote del Gran Can."
Marco Polo "Il Milione"
Siamo
finalmente a Samarcanda, la più nota delle città dell’Uzbekistan. Arrivando lo
sguardo si posa sulle cupole, sui minareti e sui monumenti fatti costruire da Tamerlano
intorno al 1370, quando fece di Samarcanda la capitale del suo grande impero.
Peccato
che il governo odierno abbia deciso di ammodernare la città, creando una
separazione netta tra i monumenti e i nuovi palazzi. Infatti, a differenza di
Bukhara e Khiva, Samarcanda non ha un centro storico e questo, per alcuni
aspetti, è deludente. Ma la bellezza delle moschee, delle medressa e dei mausolei sparsi in giro per
la città compensa tale carenza.
Trovandosi a 700 metri di altezza la temperatura è decisamente più bassa (noi
stiamo cenando all’aperto con la felpa e abbiamo freddo) forse anche per
questo, nel passato, come oggi, chi arrivava dal deserto preferiva fermarsi
qui, rispetto ai 45 gradi di Bukhara.
Abbiamo
girato la città visitando dei siti patrimonio dell’Unesco come il mausoleo di
Tamerlano e il complesso di medressa del Registan. Tutti hanno delle porte
molto basse (dovevano essere proprio piccoli allora) e Paola ha inventato un
nuovo sport: prenderle tutte di testa!
Il
profeta Daniele cresce…da morto!
Tra
le varie stranezze spicca la tomba del profeta Daniele( V sec. a.C.), le cui
spoglie sono state portate qui da Tamerlano dall’Iran, in segno di buon
auspicio. Il suo sarcofago è lungo ben 18 metri: la leggenda narra che il corpo
del profeta cresce poco più di un centimetro all’anno e quindi il sarcofago deve
essere continuamente allungato.
A
Samarcanda si pagano profumatamente tutti gli ingressi ai siti, e sono tanti.
Ovviamente i turisti pagano molto più dei locali. Ad un certo punto ci siamo
rifiutati di entrare in un mausoleo perché il biglietto ci sembrava esagerato,
allora mi offrono di pagarne solo uno per due persone. La tecnica ha funzionato
anche per tutti quelli successivi… avendolo saputo prima!
Non
siamo riusciti a prelevare dollari neanche a Samarcanda, la banca è chiusa fino
a lunedì. Il bancomat è manuale: dai la carta di credito allo sportello, loro
inseriscono il codice nel computer e ti danno i soldi. Mai vista una cosa del
genere.
Il complesso di medressa del Registan
Il luogo più suggestivo di Samarcanda,
il viale dei mausolei di Shah-i-Zinda
La tomba del profeta Daniele lunga 18 metri....
e il corpo cresce di un cm all'anno!
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