[Iran] Alle 23.30 parte il nostro bus. Tra un sonno e l'altro ripenso alle storie delle tante persone che abbiamo incontrato. Mi torna alla mente la donna di una certa età che a Teheran mi raccontava della vita prima della Rivoluzione. Da giovane ha viaggiato in Europa e vissuto a Londra. Ora non le sarebbe possibile uscire così facilmente dal suo paese per le difficoltà di rilascio del visto e per il basso valore della moneta locale. Dice di essere mussulmana, ma il suo Dio lo prega tra le mura domestiche, perché la vita nelle moschee è solo falsità; il suo paese è stato rovinato da questa religione che soffoca la politica, lei non lo ama più. Ma riconosce che l’Iran è bello e ci augura di godere delle sue bellezze.
Ritrovo questo sentimento di tristezza nelle parole di Akbar, il gestore della guest house di Bam, ormai settantenne. Anche lui non ne vuole sapere di questa religione e il suo Dio lo prega tra sé. Akbar, seduto di fronte a noi mentre facciamo colazione con tè ed un immenso vassoio di datteri, è un’immagine di tranquillità. Quando glielo faccio notare lui mi dice che: “…è la vita che ti rende tranquillo”. Prima del grande terremoto, che ha colpito la sua città portando via ben 46 dei suoi parenti, la sua guest house era sempre piena e per lui il lavoro era tutto. Di colpo si è trovato senza nulla. Ma la vita, dice, è alti e bassi, e deve essere così perché se tutto rimane uguale ti adagi, perdendo il giusto valore delle cose. A differenza di prima, gestisce la sua guest house non più come business, non gli interessa più fare soldi. Per lui, oggi, la felicità, se esiste aggiunge, è incontrare le persone, parlare con loro, ascoltare i suoi ospiti.
Nel mio viaggiare, gli occhi che più mi colpiscono sono sempre quelli delle persone anziane, li cerco quasi a voler rubare loro la saggezza. Mai do’ soldi a un bambino che li chiede, perché mi sembrerebbe di chiudere la porta a tutte le opportunità che può trovare nella sua vita. Ma quando incontro una mano aperta di un anziano, c’è sempre qualcosa per lui, anche se quello che vorrei dare sarebbe altro.
Siamo arrivati alle 5, prima di muoverci verso il centro abbiamo aspettato la luce del giorno. Mi sono sistemata sulle file di poltroncine e ho dormito fino a mattina.
La guest house che abbiamo trovato, immersa nei vicoli del bazar, è una vecchia casa di 350 anni in tipico stile arabo. Un piacevole posto per dimenticare il bus e le panchine della stazione.
Non lontano da Yazd si trova Shiraz e il il magnifico sito di Persepoli, una delle città persiane più antiche meglio conservate, risale III - IV sec. a.C.. Nei pressi si trovano anche le gigantesche tombe dei re Dario, Serse e Artaserse, tutte scavate nella roccia.
La visita a questi siti è sicuramente uno dei momenti più inetressanti di un viaggio in Iran.
Non lontano da Yazd si trova Shiraz e il il magnifico sito di Persepoli, una delle città persiane più antiche meglio conservate, risale III - IV sec. a.C.. Nei pressi si trovano anche le gigantesche tombe dei re Dario, Serse e Artaserse, tutte scavate nella roccia.
La visita a questi siti è sicuramente uno dei momenti più inetressanti di un viaggio in Iran.
Persepoli è la più bella testimonianza del grande impero
che dominò la Persia intorno al IV sec. a.C.
I bassorilievi lungo la scalinata dell'Apadana a Persepoli
La tomba del re Dario nella roccia a Naghsh-è Rostam.Si noti la dimensione
della tomba confrontandola con la persona in basso a destra.
Posti incantevoli che ti lasciano senza parole!!! Le persone anziane paola ti colpiscono sempre... Baci qui finalmente piove!!! Arianna
RispondiElimina1. Cara s.,
RispondiEliminarispondo al tuo commento su Bam, dove mi dicevi che siamo coraggiosi a viaggiare in questi posti.
Viaggiare non è una questione di coraggio, forse lo è partire.
Non so come si faccia a capire la pericolosità di un posto che non conosciamo, a parte qualche chiara situazione.
Molti sconsigliano di viaggiare in Italia per esempio, perché d'estate viene violentata una donna a settimana, tra cui molte turiste...eppure non sembra che noi italiani percepiamo questo pericolo.
… gli unici posti dove siamo stati derubati sono stati Bologna e Barcellona.
Non credo di aver risposto alla tua domanda, comunque stiamo sempre molto attenti a quello che facciamo, cercando di informarci e di non calare mai la guardia...ci sono famiglie di turisti con figli in Iran, e sono stati anche a Bam, nessuno percepisce del pericolo...poi non so...
grazie
ruggero