martedì 7 agosto 2012

Bam: prigionieri della scorta

[Iran] Bam è una città Patrimonio dell’Umanità, interamente costruita con mattoni di fango e paglia, crollata per un tremendo terremoto del 2003 che causò 26.000 vittime, e ora in fase di ricostruzione. Volevamo comunque vedere quel poco che è rimasto, siamo così partiti da Isfahan ieri sera, con un bus che puzzava fortemente di gasolio. Dopo 12 ore, con vari controlli della polizia che vuole limitare il contrabbando di droga con il Pakistan, arriviamo all’ostello di Akbar, un signore di settant’anni. Parla perfettamente inglese e ci accoglie con un’ottima colazione a base di tè e datteri.

Akbar prende entusiasta il suo libro di dediche e ci fa vedere quella di un italiano che è stato qui ben tre volte. Riconosco subito la foto di Giorgio Bettinelli, lo scrittore italiano che ha girato il mondo in vespa, scrivendo diversi libri. Il suo titolo più famoso è infatti: In vespa.

Finita la colazione ci incamminiamo verso la cittadella, dopo dieci minuti si avvicina un’auto con due tipi di cui uno in divisa: “Polizia, siamo la vostra scorta, volete salire?” Mi torna in mente che in questa città, alcuni anni fa, sono stati rapiti dei turisti dai trafficanti di droga. Ma questi saranno poliziotti veri o rapitori travestiti? Rifiutiamo, loro con l’auto dietro e noi davanti, finché arrivati alla cittadella capiamo che sono veri, perché parlano con altri poliziotti.

In pratica siamo stati tutta la mattinata con loro, ci hanno accompagnato ovunque, con l’auto e a piedi, ma non eravamo più liberi di fare quasi niente… uno stress…
Non ci hanno mollato finché non siamo saliti sul taxi che ci portava a Kerman, città 200 km più a ovest.

La cittadella è comunque molto bella ed è triste vedere le foto che la ritraggono prima e dopo il terremoto. Ha una storia di oltre 2000 anni e bisogna camminare su queste rovine con delicatezza, perché in ogni punto in cui si posano i piedi potrebbe riposare un re,  un guerriero, un vecchio saggio, un innamorato, una madre.

Andiamo a Kerman gustandoci gli splendidi colori del deserto, con qualche oasi di palme qua e là, sono gli stessi colori che ho visto nei libri di Marco Polo, distese infinite di marrone che si incontrano con il blu del cielo.


La cittadella di Bam, in fango e paglia, Patrimonio dell'Umanità 

Paola con  ombrellino e scorta armata tra le vie di Bam

Il cortile dell'antico bazar di Kerman 

Il quaderno di Akbar con la dedica di Giorgio Bettinelli,
lo scrittore italiano che ha girato il mondo in vespa.






4 commenti:

  1. Carino l'ombrellino blu di Paola!!! Immagino non paserai proprio inosservata! :)
    Baci, Cri

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  2. che meraviglia!
    che città.. di fango e di paglia. bellissima.

    anch'io come molti altri ho la convinzione che l'iran sia pericoloso per i turisti occidentali. voi scrivete che sono gentilissimi e raccontate di gesti "impossibili" per noi - credo che pochi farebbero quei gesti, con quella disponibilità, accoglienza e cortesia -.

    poi penso, se due poliziotti li hanno scortati per tutto il tempo significa che è pericoloso.. solo che a loro (a voi due) è andata bene, avete avuto fortuna.

    parlo così, perchè l'iran è un mio desiderio.. da anni.. ma il timore, le notizie, la situazione del paese mi fa desistere e aspettare.

    beati voi che avete coraggio tale da poter fare un viaggio così bello e importante.

    bravi!

    bella l'immagine del deserto, oltre a "vederlo" sono riuscita a "sentirlo".

    buon proseguimento

    s.

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  3. Cara s.,
    mi dici che siamo coraggiosi a viaggiare in questi posti.

    Viaggiare non è una questione di coraggio, forse lo è partire.
    Non so come si faccia a capire la pericolosità di un posto che non conosciamo, a parte qualche chiara situazione.
    Molti sconsigliano di viaggaire in Italia, perché d'estate viene violentata una donna a settimana, tra cui molte turiste...eppure non sembra che noi italiani percepiamo questo pericolo.
    I posti dove veramente ci sentivamo di rischiare era il centro e sud Ameria, dove ogni giorno incontravamo almeno un turista derubato, e gli unici posti dove siamo stati derubati sono stati Bologna e Barcellona.
    Non credo di aver risposto alla tua domanda, comunque stiamo sempre molto attenti a quello che facciamo, cercando di informarci e di non calare mai la guardia....poi non so..
    grazie
    ruggero

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  4. eh sì, è l'ignoranza.. si credi di sapere, si ascoltano voci, parole, si guarda la tv senza avere una vera conoscenza.
    l'iran per me è un paese affascinante, vorrei visitarlo. la vostra testimonianza/esperienza sul posto, sul campo, è preziosa.

    sono d'accordo per la pericolosità in centro america (il sud non lo conosco, a parte il cile).

    sì, partire ha con sè i timori, poi in viaggio tutto cambia. si è dentro.

    ogni viaggio è un'esperienza importante.
    il timore pre-viaggio è solo la testimonianza della sua importanza.
    nuovi mondi.
    dentro e fuori.

    ma non voglio prendervi tempo con questi pensieri razionali
    ora voi siete in ben altri "luoghi"..

    e io continuerò a seguirvi.

    ciao ragazzi!

    da ora in poi, susanna.

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