martedì 28 agosto 2012

A Tashkent per un pugno di dollari


Siamo venuti a Tashkent per prelevare dollari e ci siamo riusciti, ma non è stato facile. E’ stata una giornata passata in taxi entrando in due banche e nei quattro hotel a cinque stelle più importanti della città. In tutti i nostri viaggi non abbiamo mai avuto così tanti problemi a prelevare denaro. In Iran, Turkmenistan e Uzbekistan (fino a Tashkent), bisogna usare denaro contante, meglio se dollari. Noi eravamo partiti con 1300 € a testa e ci sarebbero bastati fino alla Cina, dove sicuramente funzionano le carte di credito, ma se poi entriamo in Tibet ci serve ancora contante. Abbiamo così prelevato 600 $ a testa, forse troppi, ma è meglio così.

Qui i bancomat non sono nelle banche, ma solo nei grandi alberghi e sono differenziati a seconda del circuito: un albergo ha solo il circuito MAESTRO (Mastercard) e l’altro solo VISA. Sono quasi sempre vuoti e appena vengono caricati si esauriscono velocemente. Noi abbiamo presidiato un bancomat da mezzogiorno alle 15 aspettando che lo caricassero.

Tashkent offre ben poco da vedere, ma è sempre una capitale da oltre due milioni di abitanti, e un’occhiata non fa male. E’ moderna e ben tenuta, un po’ alla volta sta perdendo la rigidità e l’aspetto ereditati dalla Russia e si avvia a grandi passi verso un’immagine occidentale. Rimangono delle piccole perle d’altri tempi, come la metropolitana, dove il gettone di plastica viene inserito in cassette molto simili a quelle delle offerte e il controllo “eye-ttronico” è fatto ad occhio da due poliziotti il cui secondo compito sembra sia quello di controllare i passaporti e i visti a tutti i turisti che vi transitano. Muoversi in metrò non è immediato, le fermate non si leggono facilmente, bisogna quindi contarle.

Temevamo i poliziotti uzbeki perché c’erano voci di corruzione e di soldi estorti ai turisti con vari stratagemmi. Invece non c’è mai stato alcun problema o controllo, a parte la metropolitana di Tashkent, dove sono stati comunque sempre gentili.

Oggi abbiamo assistito ad una funzione russo-ortodossa nella bella Cattedrale dell’Assunzione con diverse cupole a cipolla, è una delle quattro chiese della città. In Uzbekistan il 90% della popolazione si dichiara mussulmana, ma solo una minoranza è praticante. Per le strade si possono trovare donne sia con il fazzoletto in testa che vestite all’occidentale.

Tanti si rivolgono a noi pronunciando parole che mai capiamo, sappiamo comunque che vogliono solo sapere da dove veniamo, rispondiamo “Italia” e loro sorridono contenti.

Paola ieri aveva la febbre, forse indigestione, dodici ore di sonno l’hanno rimessa in piedi.

In giro per la città squadre di donne "dipingono" gli 
alberi di calce e altre sostanze per proteggerli dalle malattie

Il mercato agricolo più famoso di Tashkent 
sormonatato da un'immensa cupola verde.

Li abbiamo comprati al bazar, uno per ognuno di voi...
grazie che ci seguite sul blog

                                 Venti secondi di benedizione con il rito russo-ortodosso

4 commenti:

  1. Damiano ha gli occhioni che luccicano mentre stiamo leggendo insieme il vs blog... il cratere nel deserto poi l'ha colpito. "Non sembra proprio un prof. di fisica!". Buona ripresa a Paola, forse è solo un po' di stanchezza e aspettiamo quei simpatici pupazzetti!!!
    Bacioni, Cri

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    1. si, la visita al cratere nel deserto è stata proprio una bella avventura...Ma sai Daminao che anche secondo me quello non sembra un prof di fisica?.
      un caro saluto

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  2. Ciao !!! como sta Paola ?! mi auguro che molto meglio ...ufa ! prendere una influenza così adesso !!
    pensando nella leggenda che hai raccontato anch'io la cambierebbe, forse il architetto era così guapo (bello) ?! hahaha, invece le donne?, le ragazze , la gioventù como le vedi in questi posti? como se divertono? se ve un pò di movimento?, scusa che domande tanto e solo curiosità di sapere un pò di pìu :) ...un fortissimo abbracio a voi !! ( Lina )

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    1. ..paola sta meglio..ha infatto ricominciato a camminare alla grande...i ragazzi e le ragazze si dividono in quelli che si vestono secondo la religione e di quelli che usano vestiti occidentali... Non hanno, purtroppo, molti moodi di divertirsi, ma anche loro si ritrovano in bar e sale da ballo...Comunque in tutti questi paesi "russi" io vedo la gente molto triste..spero di sbagliarmi..rug

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