venerdì 31 agosto 2012

La nostra Nodira


Da Osh, città kirghiza nella valle della Fergana, ci siamo spostati in montagna, a 1600 metri di quota, cambiando tre bus e impiegando quasi cinque ore di viaggio. Gli ultimi 50 km di montagna li abbiamo percorsi con la corda della frizione rotta. Ad ogni fermata, il bus ripartiva già in seconda facendo sobbalzare tutti. Il paesaggio è stato tutto un alternarsi di giallo e verde, campi di grano con larghe distese di cotone e lungo la strada continui filari di pioppi cipressini.
Ad Aslambod non ci sono alberghi o ristoranti, si dorme e si mangia nelle famiglie, dove si parla a gesti, loro non conoscono l’inglese e noi non sappiamo il russo. La casa che abbiamo scelto è praticamente priva di sedie e tavoli, si mangia su dei tavolini alti circa 30 cm, seduti su dei tappeti e con le gambe dolorosamente incrociate a mo’ di santone indiano.

La nostra padrona di casa si chiama Nodira e mentre ci prepara la cena ci viene in mente la storia di questo nome, molto diffuso tra le donne:

Nodira fu una poetessa (1792 – 1842) e moglie del khan Umar di Kokand. Quando Umar morì nel 1822, il suo primogenito erede al trono aveva solo 12 anni. Nodira assunse allora il controllo del khanato per quasi dieci anni, facendo di Kokand un epicentro delle arti e un’oasi di liberalismo. Fu poi uccisa dal khan di Bukhara, che conquistò il khanato qualche anno dopo, per essersi rifiutata di diventare sua moglie.
Nodira viene considerata un mito, lo dimostra il gran numero di donne che portano il suo nome.

Ancora donne… in gamba
Oggi abbiamo incontrato due valorose cicliste che con la loro bicicletta sono partite sei mesi fa dalla Svizzera e, dopo quasi 9000 Km di pedalate, sono arrivate ai 1600 metri di Aslambod. Dormono prevalentemente in tenda, fermandosi lungo la strada e chiedendo alle famiglie se possono piantare la tenda nei pressi della loro casa. Prevedono di arrivare a Pechino tra tre o quattro mesi…mitiche!

Mentre ceniamo tra le montagne che ci circondano sorge la luna, è piena.

Nonostante la calcolatrice per fare i conti viene
usato ancora ampiamente l'abaco.


Nodira nella sua cucina ci prepara la cena


Le due ragazze svizzere all'arrivo ad Aslambod

3 commenti:

  1. Ciao amici, che bello leggervi tutte le mattine ....
    Sandra

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  2. Ciao raga! Qui stanotte ho festeggiato la blue moon. Fantastica la doppia luna piena di questo fine agosto! Immagino li senza tutte queste luci....
    Mi e' mancato l'sms di Rug che mi avvisava dell'evento...
    Paolinaaaaaa!!!!
    Ve vogio ben!
    Laura

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  3. ciao Sandra,
    di sera scriviamo il post poi non è mai certo se riusciamo a pubblicarlo perchè non sempre c'è internet. Ma siccome so che tu sei lì che aspetti di leggerlo, a volte facciamo...l'impossibile.
    bacioni
    Paola

    ciao Laura
    I love you
    Paola

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